Lettera 31 gennaio 1983 n. 1875 - Attività omologative già svolte dal soppresso E.N.P.I.

Il decreto interministeriale del 23 dicembre 1982 ha fissato le attività già dell'ENPI che, ai sensi dell'art. 2 del D.L. n. 390 del 30 giugno 1982, convertito con modificazioni in legge n. 597, il 12 agosto 1982, sono da considerarsi omologative e come tali devono essere svolte da questo Istituto anche a mezzo dei Dipartimenti centrale e periferici.
Come è noto altresì alle SS.LL., con decreti interministeriali saranno fissate le procedure e ogni altra modalità necessaria ad effettuare l'omologazione di apparecchi ed impianti così come stabilito dall'art. 2 dello stesso D.L. summenzionato.
In attesa che i Ministeri vigilanti emanino le direttive di competenza, si impartiscono una prima serie di disposizioni provvisorie ritenute necessarie per l'esercizio delle attività omologative facendo riserva di dare successivamente le indicazioni per la fatturazione dei servizi erogati

Impianti di sollevamento per persone e/o cose: ascensori e montacarichi in servizio privato

A corredo della domanda di licenza di impianto, i documenti di cui al punto 1 [(art. 1, comma 1)] del D.P.R. 24 dicembre 1951, n. 1767, modificato con D.P.R. n. 616 del 24 luglio 1977, devono essere presentati al Comune di competenza in triplice copia a firma del legale rappresentante della Ditta costruttrice nonché, a seconda delle competenze, di ingegnere, architetto o tecnico diplomato iscritto all'Albo professionale. In particolare dovranno essere presentati i documenti di cui all'allegato 1.
Due delle suddette copie dovranno essere, a cura del Comune, trasmesse al Dipartimento ISPESL competente per territorio per il relativo esame secondo il D.P.R. n. 1497- 29 maggio 1963 e il D.M.LL.PP. n. 1635 - 28 maggio 1979. Dette due copie saranno timbrate in tutti i fogli con timbro e numero di matricola ISPESL ed una di esse verrà restituita al Comune di competenza unita al verbale di esame favorevole (redatto su modello preesistente) per il rilascio della licenza di impianto. In caso di esame del progetto con esito sfavorevole verrà inviato al Comune ed alla Ditta costruttrice il solo verbale di esame.
Analoga procedura, con documentazione limitata alle parti interessate, dovrà essere seguita per l'esame di progetti di modifica di impianti preesistenti quando necessario, su richiesta dell'ISPESL, sarà cura delle USL trasmettere in copia le precedenti documentazioni relative all'impianto, necessarie per l'esame della modifica. Il numero di matricola dei nuovi impianti dovrà essere il numero assegnato dall'ISPESL in sede di esame di progetto. Per gli impianti modificati il numero di matricola rimarrà quello preesistente e il numero ISPESL servirà solo per modificare la pratica di modifica.
Per gli ascensori e montacarichi i cui progetti siano stati esaminati con esito positivo in data anteriore al 1° gennaio 1983, le USL manterranno il numero di matricola già assegnato in fase di progetto. I progetti esaminati con esito negativo anteriormente al 1° gennaio 1983 devono essere trasmessi, con relativo verbale di esame, all'ISPESL ad essi verrà assegnato nuovo numero di matricola ISPESL e, nel successivo esame, verrà citato anche il precedente numero di matricola preceduto da "ex" per il reperimento della pratica negli uffici del Comune.
Dopo il rilascio della licenza di impianto ed a seguito domanda di licenza di esercizio, su segnalazione del Comune di competenza, le USL provvederanno ad effettuare i relativi collaudi con le modalità, procedure e modulistica preesistenti. Analogamente, per gli impianti modificati il cui progetto di modifica sia stato esaminato con esito favorevole, le USL provvederanno ad eseguire le relative verifiche straordinarie con le modalità preesistenti.
Riguardo alle targhe di immatricolazione di cui all'art. 5 del D.P.R. 24 dicembre 1951, n. 1767, per i nuovi impianti, dovrà essere riportata la dicitura ISPESL ed il numero di matricola assegnato dall'ISPESL stesso tale targa sarà inviata, unitamente al verbale di esame con esito favorevole del progetto, al Comune di competenza, che provvederà a consegnarla all'utente dopo il rilascio della licenza di esercizio.
Nelle regioni a statuto speciale e nelle province in cui le pratiche relative al rilascio della licenza di impianto venivano presentate direttamente presso le ex sedi ENPI, la prassi potrà essere continuata presso i Dipartimenti periferici ISPESL competenti per territorio, ferme restando le varianti introdotte riguardanti il numero delle copie della documentazione, l'immatricolazione, ecc.

ALLEGATO 1

a)

Disegni quotati in scala di almeno 1/50 per l'insieme dell'impianto e 1/20 per i particolari da cui risulti il complesso dell'impianto stesso con particolare riguardo ai seguenti punti:

-

locali delle macchine e delle pulegge di rinvio, altezza degli stessi e sistemazione di tutte le apparecchiature in essi contenute, con indicazione quotata degli spazi di stazionamento e passaggio;

-

pianta della cabina, del contrappeso e dei relativi vani di corsa;

-

pianta del gruppo cilindrico-stelo;

-

sezione verticale della cabina, del contrappeso e del vano di corsa con particolare riguardo all'altezza della cabina e delle rispettive porte, agli spazi liberi con determinazione dei volumi richiesti, ai margini di corsa agli estremi del vano ed alla applicazione di ammortizzatori;

-

visione verticale del gruppo cilindro - stelo;

-

difese del vano e porte e relative altezze e sistemazioni;

-

distanza fra porte del vano e porte della cabina, se vi sono, o fra porte del vano e cabina, quando non esistono le porte della cabina;

-

distanza delle relative soglie;

-

altezza del parametro verticale delle soglie della cabina e del vano corsa.

b)

Relazione descrittiva e di calcolo dalla quale risultino:

-

casa costruttrice dell'impianto, categoria, numero di fabbricazione, tipo, portata, capienza, velocità, corsa e numero delle fermate dell'ascensore;

-

dichiarazione attestante che sussistono le condizioni che consentono la classificazione dell'impianto in categoria B;

-

la tensione di alimentazione dei diversi circuiti;

-

la natura delle difese del vano e delle porte;

-

i dispositivi paracadute e contro eccesso di velocità;

-

le eventuali apparecchiature speciali per ascensori veloci, a più velocità, a porte automatiche, ed altro;

-

le caratteristiche dei sistemi di blocco, della apparecchiatura elettrica del circuito principale, di quello di manovra, di illuminazione, di segnalazione e di allarme;

-

dichiarazione attestante che le guide previste sono idonee a resistere entro i limiti di elasticità, all'azione del paracadute;

-

calcolo della freccia elastica delle strutture di ancoraggio delle guide di cabina;

-

verifica di calcolo delle guide di cabina secondo l'art. 42.3, D.P.R. n. 1497;

-

tipo e corsa degli ammortizzatori installati sotto la cabina, sotto il contrappeso e tra fondello stelo e cilindro;

-

calcolo degli ammortizzatori a molla;

-

dichiarazione del costruttore attestante, per ammortizzatori in gomma o materiale simile sotto la cabina o il contrappeso, la resistenza all'invecchiamento ed alla corrosione da parte dei normali oli lubrificant;i

-

dichiarazione attestante che l'accesso al locale macchine e al locale rinvio sarà diretto;

-

calcoli di verifica delle strutture di sostegno: degli argani, dei capi fissi delle funi portanti, delle pulegge di rinvio e di deviazione, dei gruppi cilindro - stelo, degli ammortizzatori di fondo vano per locale transitabile sottostante;

-

calcolo di verifica delle funi o catene portanti e di compensazione;

-

dichiarazione del coefficiente di sicurezza degli attacchi delle funi o catene portanti e di compensazione;

-

verifica della stabilità allo scorrimento delle funi portanti;

-

verifica della pressione specifica delle funi portanti;

-

dichiarazione del coefficiente di sicurezza dell'intelaiatura di cabina o della cabina autoportante e suo dimensionamento;

-

descrizione delle caratteristiche dei motori, degli argani e delle pompe;

-

calcoli di verifica dei cilindri e steli di sostegno della cabina;

-

calcolo di verifica della tubazione di alimentazione del cilindro;

-

descrizione del dispositivo idraulico contro eccesso di velocità, velocità della cabina alla quale esso interviene e velocità da esso determinata;

-

indicazione della pressione di intervento della valvola di sovrappressione;

-

indicazione delle caratteristiche dell'olio e delle tubazioni flessibili;

-

indicazione delle caratteristiche dei cilindri interrati contro le corrosioni e contro la discesa rapida per rottura dei cilindri stessi;

-

dichiarazione del coefficiente di sicurezza delle valvole;

-

dichiarazione attestante che il sistema di giunzione tra elementi di uno stelo ne assicura una resistenza non inferiore a quella relativa allo stelo realizzato in unico pezzo;

-

dichiarazione attestante, per le cabine rivestite, che il materiale usato è non infiammabile, non facilmente combustibile o almeno autoestinguente;

-

dichiarazione attestante che l'impianto verrà installato o meno in edificio con corsa sopra il piano terreno maggiore di 20 m. e altezza di gronda maggiore di 24 m;

-

dichiarazione attestante se trattasi o meno di installazione in ambiente speciale nei riguardi dell'art. 13 del D.P.R. n. 1497;

-

dichiarazione attestante che l'ascensore stesso sarà o meno di Amministrazione statale, stabilimento industriale o Azienda agricola;

-

dichiarazione attestante che le strutture dell'edificio ove sarà installato l'impianto di ascensore o montacarichi sono idonee a sopportare le sollecitazioni indotte dall'installazione e dall'esercizio dello stesso;

-

dichiarazione attestante che, per quanto non specificato nella documentazione tecnica presentata, saranno egualmente rispettate le prescrizioni di cui al D.P.R. 29 maggio 1963, n. 1497, e al D.M.LL.PP. n. 1635 del 28 maggio 1979.